Di Jorge Cruz, executive Vice President, Global Marketing & Sales, BCD Travel
Il report Business Travel Trends del 2022 ci aveva messo in guardia sulla necessità di estendere il dovere di diligenza oltre i viaggiatori d’affari, includendo tutti i dipendenti. Questo ampliamento dell’ambito di applicazione sposta l’attenzione sulla gestione del rischio delle persone comprendendo così le nuove modalità di lavoro da remoto.
Abbiamo intervistato 674 viaggiatori d’affari in tutto il mondo per avere un’idea più precisa dell’attuale esperienza dei viaggiatori in tema di sicurezza. Mentre più di tre quarti hanno dichiarato che il loro datore di lavoro considera la salute, la sicurezza e l’incolumità in viaggio una priorità, solo il 36% dei viaggiatori ha dichiarato che il proprio datore si occupa della loro sicurezza quando lavorano da remoto.
Di seguito ho illustrato altri risultati della nostra indagine con indicazione di quanto le aziende possono mettere in atto per aiutare i viaggiatori e i dipendenti da remoto a sentirsi sicuri e protetti ovunque si trovino.
Sposta l’attenzione dalla gestione del rischio di viaggio alla gestione del rischio dei dipendenti. Nell’era del lavoro smart, le aziende devono considerare la sicurezza al di fuori dell’ufficio tradizionale e comunicare le politiche per la sicurezza ai propri dipendenti. Tra i viaggiatori d’affari intervistati, il 25% ha dichiarato di non sapere cosa fa la propria azienda per garantire la sicurezza quando si lavora da remoto, quindi assicuratevi di tenere aggiornati tutti i dipendenti sulle nuove politiche esistenti.
Consentite il check-in ovunque e in qualsiasi momento. Quando i dipendenti sono in viaggio, è fondamentale effettuare controlli regolari per avere conferma che sono arrivati a destinazione, che si sentono sicuri nella loro sistemazione e che sono equipaggiati per svolgere il loro lavoro. BCD Alert e TripSource® possono aiutare i viaggiatori e i responsabili della sicurezza a rimanere in contatto” sempre e ovunque”. Queste soluzioni tecnologiche offrono una comunicazione in-app con avvisi di emergenza basati sulla posizione e un semplice controllo dello stato “sono al sicuro” per i viaggiatori. Se vi trovate ad affrontare una situazione potenzialmente pericolosa, l’uso di queste soluzioni offre un modo affidabile e diretto di comunicare.
Offrite un briefing pre-viaggio. Un briefing pre-viaggio non deve essere riservato esclusivamente a una destinazione ad alto rischio. Può essere altrettanto utile per i dipendenti che si recano in un’area sconosciuta, dove non si sono mai recati in precedenza. Guidare in una città in cui non sono mai stato è stressante; quindi, mi piace documentarmi sui percorsi da seguire per capire cosa mi circonda. Il 43% degli intervistati si sente a disagio quando guida in una nuova destinazione. Un altro 44% si sente insicuro quando cammina per strada e il 40% non si sente sicuro quando usa i mezzi pubblici. La paura di ciò che non si conosce è comune; quindi, cosa potete offrire ai dipendenti per aiutarli ad alleviare questi fattori di stress?
Assicuratevi che il ritorno al lavoro avvenga senza intoppi al rientro da un viaggio. Un briefing post-viaggio è un modo semplice per i dipendenti di fornire un feedback sul viaggio e di discutere di eventuali problemi che si sono eventualmente verificati. È probabile che i traveler si incontrino dopo una trasferta per discutere i risultati, quindi prendetevi un po’ di tempo per una discussione più ampia che comprenda anche i temi relativi al viaggio in sé. La nostra indagine mostra che il 39% dei viaggiatori d’affari non riceve alcun tipo di supporto per facilitare il rientro al lavoro dopo un viaggio, e il 16% ha dichiarato di non sapere se tale supporto esiste. In alcune situazioni può essere necessario offrire permessi personali e controlli sulla salute fisica o mentale.
Ricorda le procedure di sicurezza personale. I viaggiatori devono stare attenti a prendere le proprie precauzioni di sicurezza. Mi piace pensare che si tratti di un viaggio intelligente piuttosto che esclusivamente di una risposta alla paura. Quando arrivo in un hotel, mi prendo sempre del tempo per individuare le uscite di emergenza più vicine alla mia camera, al ristorante dell’hotel o a qualsiasi altro luogo in cui mi trovi nell’edificio. Chiudere la porta a doppia mandata mi dà serenità. Controllare i requisiti medici della destinazione e avere istruzioni chiare su cosa fare in caso di emergenza sono tra le misure principali che aiutano i viaggiatori a sentirsi sicuri e protetti.
Come datori di lavoro, il dovere di diligenza è sempre servito a proteggere i nostri viaggiatori d’affari, ma con il cambiare degli ambienti di lavoro, anche le nostre politiche devono evolvere. Il benessere dei dipendenti va oltre le trasferte e bisogna impegnarsi per ridurre i rischi e garantire la sicurezza indipendentemente dal luogo in cui si trovano i dipendenti.