SAF è la soluzione per l’impatto zero degli aeromobili?

È la grande speranza del settore dei trasporti aerei per combattere il cambiamento climatico ed è questo il motivo del recente investimento delle compagnie aeree nel carburante sostenibile.

Travel sostenibile: SAF

Alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, l’International Aviation Climate Ambition Coalition, ha incluso “lo sviluppo e l’utilizzo” del SAF (Sustainable Aviation Fuel) nell’elenco dei punti di azione. La coalizione conta sul SAF per avere maggiori possibilità di raggiungere le emissioni zero entro il 2050, ma la realtà è che SAF non è una panacea che curerà tutti i problemi del settore legati alla sostenibilità.
Il settore dell’aviazione finora non ha mantenuto le sue promesse. Nel 2008, l’International Air Transport Association mirava a utilizzare il 10% di SAF entro il 2017. Quattro anni dopo, l’utilizzo ammonta allo 0,1%.

Possiamo fidarci delle previsioni attuali?
È un buon segno che le compagnie aeree stiano investendo in ricerca e sviluppo ed esplorando le possibilità dell’utilizzo del SAF, che però non sarà mai in grado di risolvere da solo il problema dell’impatto ambientale. Per raggiungere le emissioni zero entro il 2050 l’utilizzo del carburante sostenibile dovrebbe far parte di una strategia più olistica e agressiva.

Il decollo del tema sostenibilità nell’aviazione

Cominciamo con la buona notizia. Il fatto che le compagnie aeree siano così impegnate in questo argomento mostra che il cambiamento climatico è ora in cima alla loro agenda mentre fino a pochi anni fa non era chiaramente una grande preoccupazione.

Dal punto di vista ingegneristico, i motori aeronautici odierni, possono utilizzare fino al 50% di SAF senza la necessità di alcun miglioramento sostanziale della tecnologia.
Alcune innovazioni recenti potrebbero anche consentire l’utilizzo del 100% di SAF nel prossimo futuro. Inoltre, a differenza dell’industria automobilistica, l’aeronautica tende a seguire la corretta strada e utilizza principalmente (sebbene non esclusivamente) rifiuti e residui per produrre SAF.

Dobbiamo precisare che SAF non è solo biocarburante, un carburante a base di materiale organico, ma si riferisce anche agli e-carburanti (o combustibili sintetici). Ci sono state alcune innovazioni tecnologiche recenti in questo frangente: Atmosfair, una società con sede in Germania, è recentemente riuscita a produrre cherosene sintetico da anidride carbonica e idrogeno utilizzando l’energia delle turbine eoliche, un’energia rinnovabile e pulita.

La realtà del biocarburante nel settore del trasporto aereo

Quando il SAF viene bruciato nell’atmosfera, rilascia esattamente la stessa quantità di CO2 del cherosene fossile. Tuttavia, se si considera il suo intero ciclo di vita, produce complessivamente dal 50% all’80% in meno di CO2, perché le materie prime utilizzate per creare il carburante hanno compensato l’emissione di CO2 durante il loro ciclo di vita.
Sfortunatamente, ciò non significa che SAF non inquini l’atmosfera. Proviamo a vederla in questo modo: gli aerei di oggi possono utilizzare il 50 percento di SAF sul totale del carburante e il biocarburante riduce le emissioni di CO2 dal 50% dell’80 percento al massimo. Nel peggiore dei casi quindi arriviamo a delle percentuali scarse del 25% di riduzione dell’impatto ambientale.

Quando si tratta di biocarburanti, secondo alcuni scienziati, dovremmo utilizzare l’intera produzione alimentare mondiale per creare carburante sufficiente per soddisfare le esigenze dell’industria aeronautica pre-Covid. Ovviamente, non possiamo utilizzare l’approvvigionamento alimentare di tutto il mondo per creare carburante, ma anche se utilizziamo i rifiuti per produrre SAF, non si tratterebbe di una soluzione.

La crescente pressione per produrre SAF rappresenta un problema per gli agricoltori che utilizzano la terra per la produzione alimentare. Negli Stati Uniti, la mancanza di normative rigorose aumenta il rischio che parte della produzione agricola venga utilizzata per produrre il bio-carburante.
Sebbene ci siano regole più severe in Europa, il pericolo incombe anche nel vecchio continente. Il gigante francese del petrolio e del gas TotalEnergies ha recentemente pianificato di utilizzare l’olio di palma nel suo impianto di produzione francese ma ha abbandonato il piano a causa delle forti obiezioni dei gruppi ambientalisti.

combustibili sintetici sono la soluzione più promettente poiché la produzione non è in concorrenza con l’agricoltura. Tuttavia, hanno una grande debolezza: la quantità di energia richiesta per la loro produzione è enorme e quell’energia deve essere a basse emissioni di carbonio (rinnovabile o nucleare). Il settore delle compagnie aeree avrebbe bisogno di circa tre o quattro volte l’attuale infrastruttura di energia rinnovabile esistente oggi nel mondo per produrre abbastanza carburante sintetico per soddisfare le esigenze del settore.

IL SAF SARÀ LA SOLUZIONE IN UN MONDO CHE STA DIMOSTRANDO LA LIMITAZIONE DELLE RISORSE ENERGETICHE?

Gli esperti di energia di tutto il mondo ci avvertono da anni della crisi energetica, ma molti governi non l’hanno presa sul serio. “The world may be sleepwalking into a supply crunch, albeit beyond 2021”, ha scritto nel 2020 Simon Flowers, analista capo di Wood Mackenzie, una società di ricerca e consulenza specializzata in petrolio ed energia.

Il continuo aumento dei prezzi e il boom delle tariffe del gas potrebbero essere un’anticipazione di ciò che accadrà nei prossimi anni. “Siamo entrati in una turbolenza”, ha affermato il direttore del Shift Project Matthieu Auzanneau, che mostra nel suo libro Oil, Power, and War come il petrolio ha plasmato le nostre società e le nostre economie e che la carenza di petrolio, sebbene potenzialmente una buona notizia per il clima, si tradurrà in enormi sconvolgimenti sociali.

Quale sarà il ruolo di SAF in questo cupo futuro? In altre parole, considerando il probabile (ma non certo) scenario in cui l’energia scarseggia e i prezzi aumentano enormemente, la società e i governi saranno disposti a utilizzare una risorsa preziosa per alimentare i motori degli aerei mentre le famiglie faticano a pagare il riscaldamento? È quindi difficile immaginare che il SAF sarà utilizzato per l’aviazione se l’energia diventerà scarsa e sempre più costosa.

Non c’è dubbio che il biocarburante per l’aviazione sia uno strumento utile per combattere il cambiamento climatico, supponendo però che venga prodotto con il 100% di rifiuti o energia rinnovabile. È qui che dovrebbero concentrarsi gli investimenti e la ricerca e sviluppo del settore aereo. Perché nel probabile scenario di un mondo limitato dall’energia, avremo bisogno di SAF per una varietà di applicazioni. In conclusione, scommettere sul SAF per decarbonizzare il settore delle compagnie aeree nel prossimo futuro è rischioso ed è probabilmente una scommessa che andrà persa.

Articolo originale: Sustainable Aviation Fuel Is Promising But Not A Panacea
Advito | By Julien Etchanchu, Managing Consultant

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