Mentre il coronavirus arriva a interessare numerosi Paesi, la stragrande maggioranza dei viaggi d’affari che transitano per l’Oriente e non solo continua la sua battuta d’arresto.
Per l’industria dei business travel, l’attenzione si è concentrata sugli effetti del virus rispetto all’organizzazione e alla partecipazione a business meeting, convegni e incontri d’affari.
Il coronavirus, l’influenza respiratoria formalmente denominata COVID-19 dall’Organizzazione mondiale della sanità, ha infettato decine di migliaia di persone in dozzine di paesi – sebbene la stragrande maggioranza risieda nella Cina continentale – causando oltre 1.300 decessi.
Attualmente, i collegamenti aerei diretti verso la Cina dai maggiori Paesi del mondo non sono attivi e i principali governi vietano – o tengono sotto stretto controllo – l’ingresso alla frontiera a quei viaggiatori che hanno recentemente visitato la Cina continentale.