The Boeing Company sta affrontando una crisi che dura ormai da due anni. Da quando due dei suoi Boeing 737 Max sono precipitati, uno nell’ottobre 2018 e uno nel marzo 2019, causando 346 vittime.
L’obbligo di messa a terra di tutti gli aerei Max, avvenuto dopo il secondo incidente su un Boeing 737 Max, ha avuto un impatto rilevante sul business travel a livello mondiale.
È probabilmente l’Europa, la regione che ne ha risentito maggiormente. Ciò è dovuto al fatto che sei compagnie aeree fortemente dipendenti dall’utilizzo di questo modello aereo operano sul territorio del Vecchio Continente.
I programmi di crescita di Nowegian Airlines e Turkish Airlines sono naufragati. Il Boeing 737 Max, pedina chiave delle due flotte, è stato messo a terra. Inoltre, le consegne future di altri velivoli per l’aumento della flotta sono state interrotte, contraddicendo il piano originale.
Il futuro di Ryanair è strettamente legato al 737 Max. La compagnia lowcost ha effettuato ordini per 135 velivoli di questo modello e ne riceverà 58 nell’estate del 2020.
Dopo aver accusato dei rallentamenti nella sua crescita di fatturato e rincari superiori a quelli previsti per il costo del carburante, la dirigenza Ryanair ha incolpato la crisi del 737 Max per i risultati non eccellenti ottenuti.
In verità quest’ultimo è tra il 10% e il 15% più efficiente in consumo di carburante rispetto ai vecchi Boeing 737 che stanno utilizzando per sostituirli.
Anche Air Italy, Icelandair e LOT Polish Airlines hanno dovuto lasciare a terra i loro 737 Max e hanno in sospeso ordini per lo stesso modello. La Boeing Company, che ha sostituito il suo CEO Dennis Muilenburg in favore di David Calhoun a fine dicembre, non ha precisato quando il 737 Max potrà tornare operativo.